Ruggero Savinio

Pittore del drappellone del 16 agosto 1993

Ruggero Savinio è cresciuto in una delle famiglie italiane più "artistiche" del Novecento: figlio di Alberto Savinio e nipote del Pictor Optimus, Giorgio de Chirico. E’ stato proprio lo zio a insegnare a Ruggero adolescente le tecniche della pittura.

"Certamente sono cresciuto in una famiglia artistica. Anzi credo che in Italia è una delle famiglie più artistiche che il Novecento abbia avuto, perché essere nipote di de Chirico e figlio di Savinio non è un destino comune."

Studiò all’università La Sapienza in un epoca in cui la facoltà di letteratura vantava docenti come Giuseppe Ungaretti e Lionello Venturi, i quali in particolare segnano il percorso del giovane studente. Ungaretti scrisse un testo introduttivo alla prima mostra delle opere di Ruggero Savinio nel 1956. In seguito fu proprio Lionello Venturi ad assegnare al giovane artista una borsa di studio che gli permise di andare a Parigi.

Con una carriera artistica che attraversa oltre cinque decenni, Ruggero Savinio focalizza la sua arte su ricerche e temi legati a vari periodi della sua vita.

Oltre a dedicarsi alla pittura, è anche autore di numerosi libri, per lo più su argomenti legati all'arte.

"L'artista è uno che si trova una materia informe e cerca di darle forma."

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