Pochi giorni fa presso il Magistrato delle Contrade si è tenuto un incontro, alla presenza del Rettore e di tutti gli onorandi Priori e rappresentanti delle Contrade, con i rappresentanti del Ministero della Cultura (MIC): erano presenti il Prof. Leandro Ventura Direttore dell'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale (ICPI) del Ministero della Cultura, la Dott.ssa Valeria Trupiano e la Dott.ssa Alessia Villanucci funzionarie del Ministero della Cultura - ICPI, la Dott.ssa Maria Gabriella Carpentiero funzionaria della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio e la Dott.ssa Katia Ballacchino, docente Antropologia Culturale, Antropologia dei Patrimoni Culturali, Etnografia e spazi digitali presso l’Università degli Studi di Salerno e Metodologia della ricerca applicata ai beni DEA presso la Scuola di Specializzazione in Beni Demoetnoantropologici dell'Università Sapienza di Roma, che ha seguito e coordinato per conto del Ministero della Cultura ogni aspetto del progetto sin dall'inizio.
L'argomento importantissimo della riunione ha riguardato l'inizio dell'iter per arrivare alla dichiarazione di interesse di patrimonio culturale immateriale del Palio di Siena che avrà, una volta ottenuto il riconoscimento, valore culturale nazionale.
L'obiettivo di collocare il Palio di Siena come bene culturale immateriale è assolutamente da raggiungere, l'insieme di conoscenze, abilità, usanze e pratiche appartenenti alla nostra comunità potrà assumere un valore riconosciuto a livello nazionale.
Come si sa la cultura immateriale può includere le arti, la narrativa orale, la musica, i riti, i giochi, le credenze, le manifestazioni religiose, le abilità, la cucina tradizionale, il linguaggio, la danza e le arti dello spettacolo. La cultura immateriale può essere un importante elemento di identità culturale, un modo per le persone di connettere con il loro passato e con la loro comunità. La cultura immateriale può anche essere un fattore di coesione sociale, poiché le pratiche e le abitudini su cui si basa possono aiutare le persone a sentirsi parte di un gruppo più grande e a vivere in armonia con altri membri della comunità. Questo a Siena succede da secoli e averne il riconoscimento da parte del Ministero della Cultura sarà sicuramente un beneficio che porterà il Palio di Siena, in particolare quello che "dura tutto l'anno", alla ribalta dal punto di vista culturale, in un contesto senese dove, è bene ricordarlo, la cura e la pratica quotidiane sono in continuo aggiornamento e sanno adattarsi ai cambiamenti nella tecnologia e nella società, sviluppando nuovi modi di socializzazione e non di meno per aiutarsi vicendevolmente ad affrontare le sfide del futuro.
Ma c'è un'altra occasione per rallegrarsi dell'arrivo della delegazione dei funzionari dell'ICPI, infatti a margine della riunione la Dott.ssa Valeria Trupiano ha comunicato l'esistenza, nel Museo delle Civiltà di Roma, di 17 bandiere delle Contrade che furono donate nel 1938 dalle Contrade e dal Comune di Siena al Re d'Italia. Una gradevolissima sorpresa coronata dalla possibilità di far vedere ai Priori presenti (per ora solo in video) le foto delle preziosissime bandiere in seta che necessiteranno di un restauro per essere nuovamente esposte e ammirate.
Ecco la gallery delle bandiere: